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La Campania è una regione che vanta una tradizione enologica di origine
antica e un territorio tra i primi centri di insediamento, di coltivazione, di studio
della vite e del vino nel mondo. La diffusione della vite risale all'epoca pre-romana, ed
i vini campani, per le favorevoli condizioni climatiche e la particolare natura dei suoli,
divennero apprezzati e famosi nel mondo già nell'antichità. Dal porto di Pozzuoli, il
Falerno, il Caleno, il Faustiniano, "i vini degli imperatori" , vennero
esportati in tutto il mondo. Raffinate, le tecniche di coltivazione, di vinificazione
comprese quelle del consumo, che, assumeva la dimensione di un proprio culto. Dagli
antichi vitigni, che gli scrittori come Plinio descrissero VITIS HELLENICA, AMINEA GEMINA,
VITIS APIANA, UVE ALOPECI,AMINEA LANATA, discendono l'aglianico, il greco, il fiano, la
coda di volpe, il per'e palummo, l'asprino, la biancolella, la forastera, e gli altri
vitigni autoctoni coltivati nella regione. Un patrimonio ampelografico di livello, una grande varietà di uve
autoctone, che poche altre regioni possono vantare, hanno dato vita ad una varietà di
bianchi e di rossi. Diciannove i vini a denominazione di origine cui corrispondono 70
topologie. Le moderne tecniche di coltura e di vinificazione hanno, inoltre, contribuito a
produrre vini altamente tipicizzati sotto il profilo organolettico e di alto livello
qualitativo.
1)
Taurasi |
11)
Greco di Tufo |
2)
Asprino di Aversa |
12)
Guardiolo |
3)
Campi Fregrei |
13)
Ischia |
4)
Capri |
14)
Penisola Sorrentina |
5)
Castel San Lorenzo |
15)
Sannio |
6)
Cilento |
16)
Sant'Agata dei Goti |
7)
Costa di Amalfi |
17)
Solopaca |
8)
Falerno del Massico |
18)
Taburno |
9)
Fiano di Avellino |
19)
Lacryma Christi del Vesuvio |
10)
Galluccio |
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1) Taurasi
(DOCG)
Dal migliore vitigno dellantichità la Vitis Hellenica si
ottiene il vino Taurasi considerato il Re, il migliore prodotto di tale famiglia. Il nome
deriva dalla cittadina omonima lantica Taurasia, ed è prodotto on unarea di
tradizione vitivinicola, che comprende diciassette comuni. Lequilibrio tra questo
vitigno, il clima, ed il territorio appare perfetto. Si tratta di un vino dalle
caratteristiche superiori, per una complessa aromatica, per un gusto vellutato, pieno, ed
elegante, per i profumi intensi e delicati. Attualmente, esso e vinificato con le più
moderne tecnologie, ma nel rispetto della tradizione, è uno dei pochissimi, vini
italiani, meritevoli di lunghissimo invecchiamento.
2) Asprino
di Aversa
Viti che si arrampicano, maritate al pioppo, verso il cielo
cariche di grappoli. Uve che, per essere raccolte, impongono ai vitivicoltori equilibrismi
incredibili, su altissime scale. Viti, inoltre, franche di piede, come in era pre
filosserica. LAsprino che ha alle spalle una storia millenaria, sarebbe stato il
francese Roberto DAgiò, nel medioevo, a promuoverlo incrementando i vitigni
nellagro-aversano. Le caratteristiche fisiologiche del vitigno Asprino, coltivato
solo nella zona aversana, ne fanno, oltre ad un vino allegro, leggero, brioso
(Veronelli), uno spumante elegante, eccezionalmente buono, molto ricercato per la sua
naturale freschezza. Larea di produzione include ventidue comuni, ricadenti nelle
province di Caserta e di Napoli.
3) Campi
Flegrei
Vino che deriva da uno dei più apprezzati prodotti dellantichità il
falerno Giurano, inserito nella carta dei vini della corte di Napoli e di quella papale.
Il clima, il terreno, i vitigni, la cultura, la storia vitivinicola, le basse rese ad
ettaro, la presenza di aziende enologhe, tecnologicamente allavanguardia, ma
rispettose della tradizione,ne fanno un vino di grande tradizione e storia. La zona di
produzione in cui i vitigni sono, cosa molto rara, ancora allevati su piede franco,
include sette comuni, tutti in prossimità di Napoli ed è unarea tra le più ricche
per cultura e bellezze naturali; i terreni che derivano dallincessante succedersi di
eruzioni vulcaniche e che, oggi, si adagiano su crateri spenti sono ricchi di ceneri,
lapilli, tufi microelementi che conferiscono alle uve e ai vini sapori e aromi del tutto
originali.
4) Capri
Da questa isola, circondata dal mare, si ottiene un vino apprezzato in tutto il mondo per
il suo gusto e i suoi profumi. In questa isola la tradizione eroica è di origini antiche.
Secondo gli antropologi gli inizi della viticoltura caprese risalgono a tremila anni fa.
Vino antichissimo, apprezzato dai romani e lodato dallimperatore Tiberio che aveva
scelto Capri come sua dimora, e che per la sua passione enologica, si era guadagnato il
soprannome di Biberio. Attualmente le viti sono allevate, nel rispetto delle tecniche
culturali tradizionali su assolati ripiani a picco sul mare. E prodotto in limitate
quantità, ottenuto dalla vinificazione di uve locali di grande pregio: Falanghina, Greco,
e la Biancolella per il tipo bianco, e Piedirosso per il tipo rosso.
5) Castel
San Lorenzo
Un susseguirsi di colline, scoscese, dolcemente degradanti verso il fiume, vigne basse ben
esposte. Così è descritta la valle del Colore, dove clima, tipologia dei terreni, basse
rese per ettaro, tradizioni storiche e contadine, consentono produzione di vini di
qualità. Larea di produzione comprende otto Comuni tutti in provincia di Salerno
6) Cilento
Il cilento è una delle aree più ricche di bellezze naturali, ma anche una
delle zone più povere del paese per lasperità del territorio e per laridità
dei suoli. I vitigni locali introdotti ad Alea e a Paestum, dagli antichi colonizzatori
greci, trovano nella natura argillosa, calcarea del terreno e nel clima di questa area le
condizioni per esprimere al meglio la propria personalità.
7) Costa
DAmalfi
Da questo territorio, caratterizzato da terrazze, enormi scalini, dove
predominano coltivazioni a vigna e limone e dove i gusti e i profumi degli agrumi e della
flora mediterranea si mescolano con gli odori del mare, si ottengono i vini della Costa
DAmalfi. Il disciplinare di produzione prevede tre sottosezioni: Furore, Ravello,
Tramonti.
Segue: La Viticoltura in Campania - I Vini Campani
(II Parte) >>
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