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Ad Amalfi era molto nota la cultura dei frutteti e in particolar modo quella
delle pere, susine e mele nella specie delle tubione; ricercatissime dai buongustai che la
amano consumare alla moda degli antichi romani: fritte a tondelli in olio bollente, in
pastella di farina e uova e ricoperte di zucchero e cannella. Molto diffusa la
viticoltura: tra i vitigni tipici, la varietà "San. Nicola" che produce un
ottimo vino, e "Cornicella" dagli acini grossi e obliqui dal gusto eccezionale.
Erano poi abbondantemente usati i derivati del latte consumati sia freschi che stagionati
. La regione amalfitana continua questa tradizione producendo mozzarella di ottima
qualità consumata al naturale o "in carrozza", la provola affumicata, il
caciocavallo a pasta morbida e compatta che può essere usato in sostituzione del
parmigiano. Nella
tradizione dolciaria amalfitana troviamo una specialità unica nel suo genere la
"Torta Santarosa", così si chiamava l'antenata dell'omonima sfogliatella creata
dalle pie mani delle suore del monastero di S. Rosa di Conca dei Marini intorno ai primi
del 700. Il dolce inventato venne modellato con le mani fino ad ottenere la caratteristica
forma del cappuccio monacale; poi nel tempo subì ritocchi negli ingredienti e nella
forma, fino ad divenire la moderna sfogliatella, nota appunto come "Santarosa".
Un'altra, chicca della tradizione dolciaria amalfitana il cui nome era "melanzane
dolci", nasce probabilmente nella cucina del convento francescano de polvica di
Tramonti, i cui monaci preparavano le melanzane fritte ricoperte di un intingolo dolce e
liquoroso; i monaci divulgarono tra le comunità religiose della penisola e della regione
la nuova ricetta, che subì varie trasformazioni fino a che le fette di melanzane vennero
ricoperte con salsa di cioccolata assumendo l'attuale denominazione di melanzane alla
cioccolata.
Un buon pranzo amalfitano
andrà comunque accompagnato con vino bianco o rosso prodotto con uve delle zone di
Ravello, Furore, Tramonti. Il bianco locale ha un gusto amabile e un bouquet
delicatissimo, il rosso ha gusto secco e corposo. Accanto a piatti forti o per insaporite
verdure o aromatizzare torte e creme c'è la fortuna di avere il "sfusato"
amalfitano, il celebre limone locale dalle cui bucce si ottiene in rinomato "
limoncello".
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